L’agricoltura, tra i settori trainanti dell’economia italiana, genera nel nostro Paese un giro d’affari di oltre 260 miliardi di euro (compreso il settore industriale), pari al 17% del Pil nazionale*.
Una notizia non nuova, ma che fa da sponda per l’obiettivo della manifestazione, che – come recita lo slogan – punta a “coltivare la ripresa”.
«Fiera Agricola ormai è parte integrante della storia di questo quartiere fieristico, essendo stata una delle primissime manifestazioni ospitate da A1 Expo – ha affermato il presidente, Antimo Caturano – Abbiamo già tante adesioni non solo dalla Campania ma anche dalla Basilicata, dalla Puglia, dall’Emilia-Romagna, dal Veneto. Vogliamo che questa fiera si contraddistingua per essere una vetrina che guarda al futuro, con macchine innovative e contenuti attuali e utili per l’interpretazione di una nuova agricoltura in chiave efficiente e sostenibile. Vogliamo che questo sia un evento che punti essenzialmente a raffrontare in maniera costruttiva il mondo degli agricoltori con quello dei consumatori, attraverso momenti di approfondimento tecnico, scientifico e normativo».
«Fiera Agricola è senza dubbio una manifestazione estremamente importante non solo per il territorio casertano, ma per tutta la regione Campania – ha detto l’assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Daniela Nugnes - Negli anni, infatti, questo evento è cresciuto ed è diventato un appuntamento fisso per gli operatori del mondo agricolo e ha conquistato visibilità anche a livello nazionale. Si tratta di una manifestazione strategica che, senza ombra di dubbio, è destinata ancora a crescere».
Anche quest’anno Fiera Agricola è stata iscritta nel calendario 2015 delle manifestazioni fieristiche internazionali che si tengono in Italia. Un riconoscimento arrivato grazie al suo crescente successo, che nella scorsa edizione ha portato nell’A1 Expo 45mila visitatori e oltre 250 espositori.
«La ricchezza apportata dalle imprese agricole italiane non deve essere stimata solo in termini di Pil ma soprattutto in termini di identità, cultura, qualità e tradizione – ha concluso il presidente Caturano – Ed è per questo motivo che metteremo insieme tutte le energie per contribuire fattivamente alla valorizzazione delle peculiarità del nostro territorio».
* Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT