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Fitopatie arboree, ecco come riconoscerle

Il Cinipide del Castagno ha segnato nel 2015 una battuta di arresto in provincia di Caserta. E funziona il piano di contenimento di Aromia Bungii in provincia di Napoli, ma nei confinanti comuni della provincia di Caserta di Villa Literno e Parete aumentano i controlli del Servizio fitopatologico della Regione Campania per accertare l’eventuale presenza di questo insetto fitofago che attacca molte specie di alberi, e che fino ad ora in quattro comuni della provincia di Napoli – il comune capoluogo, Quarto, Pozzuoli e Monte di Procida - è stato rinvenuto esclusivamente su arboree del genere Prunus: albicocco, ciliegio, susino, pesco e mandorlo.

 

È quanto emerso oggi a Pastorano in occasione del workshop “Fitopatie e danni da insetti delle arboree, focus su Xylella fastidiosa, Cinipide del Castagno e Aromia bungii”.

L’incontro tecnico, che ha visto la partecipazione di un’attenta e qualificata platea, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, Comitato nazionale delle ricerche o Osservatorio fitopatologico della Regione Campania, ha offerto all’uditorio la possibilità di apprendere gli elementi pratici per il riconoscimento di queste fitopatologie emergenti. E la Regione Campania ha fatto il punto sulla lotta al Cinipide del Castagno in provincia di Caserta e sul piano di contenimento di Aromia bungii in provincia di Napoli.

Il professor Felice Scala, del Dipartimento di Agraria di Portici, ha spiegato quali sono gli elementi che caratterizzano le piante di olivo affette dal batterio killer degli olivi, attualmente presente solo nel sud della Puglia. Disseccamento rapido del fogliame, foglie secche che non cadono facilmente, orlatura rossastra lungo il margine fogliare sono gli elementi che devono insospettire sulla possibile infezione da Xylella fastidiosa. Mentrela presenza su fogliee piante di una spuma simile a saliva può essere testimone della presenza della cicalina sputacchina, l’insetto vettore della Xylella fastidiosa.

Francesco Nugnes, ricercatore presso l’Istituto di protezione sostenibile delle piante del Cnr di Portici ha invece fornito utili indicazioni  per individuare la presenza sugli alberi di Aromia bungii mediante la descrizione del ciclo biologico: segatura alla base delle fruttifere per individuare le galleria scavate, rosume lungo le ferite delle piante per le larve, presenza di uova oblunghe di non più di tre millimetri lungo i margini di potature o sbrancature. Difficile osservare l’adulto, se non in epoca di sfarfallamento e accoppiamento, ma ben individuabile per forma e colore.

Emilio Guerrieri, del Cnr, ha illustrato il ciclo biologico del Cinipide del Castagno, che dopo il lanci di Torymus sinensis, l’insetto antagonista naturale del cinipide, sembra essere in regresso negli areali castanicoli del Casertano. Nella stessa direzione l’intervento di Vincenzo Orologiaio, responsabile a Caserta dell’Unità operativa dirigenziale fitosanitaria della Regione Campania, che ha illustrato il successo della lotta al Cinipide.

Orologiaio, su Aromia bungii ha segnalato come siano stati eseguiti nel 2015 oltre mille abbattimenti di piante colpite dall’insetto fitofago: “E sempre negli stessi comuni, Napoli, Monte di Procida, Pozzuoli e Quarto”, ha sottolineato il dirigente. Che ha precisato: “Segno, questo, che il piano di contrasto sta funzionando anche grazie alla collaborazione degli agricoltori”. Orologiaio ha ricordato come il legno ottenuto dagli alberi abbattuti a seguito dell’attacco di Aromia vada obbligatoriamente sottoposto a cippatura, allo scopo di eliminare le larve del fitofago.

 

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