L’apicoltura casertana, e non solo, si è mobilitata per l’evento e, dopo aver partecipato compatta alla votazione on line con una valanga di preferenze che hanno decretato il successo nella consultazione mediatica di CARA Terra, si è organizzata per partecipare con una nutrita rappresentanza all’evento di Roma. Oltre 50, infatti, gli addetti ai lavori che raggiungeranno Roma con il pullman messo a disposizione dal CoNaProA. Ai rappresentanti di AIACeNa – Associazione Interprovinciale Apicoltori Casertani e Napoletani, di APAM – Associazione Produttori Apistici Molisani, di Fondazione Luigi Terriaca, di FAI Molise e Futuro Verde si aggiungeranno il prof. De Cristofaro, il prof.Caprio, il PhD Di Prisco, la d.ssa Latella delle Università del Molise e di Napoli (Referenti scientifici del Progetto), il dr. Cappella, il dr.Miselli e la d.ssa Brandi del GAL Alto Casertano (Ente sostenitore del Progetto), Mario Ambrosino (Presidente AIACeNa), Giovanni Francesco Visco (Presidente Fondazione Luigi Terriaca), Massimo De Marco (Presidente APAM) e Giovanna Cuomo (Presidente FAI Molise), oltre ai rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte nel progetto.
“E’ un momento di festa” ha ricordato il Direttore del CoNaProA, Riccardo Terriaca “ma è anche l’occasione per consegnare all’opinione pubblica una giusta immagine dell’agricoltura di Terra di Lavoro, con un esempio concreto di impresa, giovane, innovativa, socialmente responsabile che opera in armonia con il territorio che la ospita”. Salvatore Sorbo, rappresentante dei soci del CoNaProA, ha evidenziato, invece, il messaggio lanciato dal CoNaProA con il Progetto CARA Terra “La più importante innovazione che va promossa in agricoltura è l’introduzione nei processi produttivi delle nuove tecnologie con lo scopo principale di rendere competitivi sul mercato, i valori, le tradizioni ed il sapore dei nostri prodotti tipici, ricordando, sempre, che essi non sono altro che l’espressione naturale di un territorio, di una biodiversità che è la più importante ricchezza di cui dispone la nostra tanto amata Italia. Quindi futuro (innovazione) per riscoprire il passato (tradizioni)”.