I 50mila incontri b2b fatti dalle nostre imprese, le visite dei buyer internazionali nei nostri distretti produttivi, sono un’eredità concreta dell’esposizione universale di cui stiamo misurando oggi gli effetti positivi. Soltanto durante il semestre espositivo abbiamo venduto prodotti agroalimentari italiani per oltre 18,5 miliardi di euro, con un netto incremento rispetto agli scorsi anni e nonostante l'embargo russo. Il Governo ha messo il settore al centro delle scelte di politica economica, con una legge di stabilità davvero a trazione agricola. Abbiamo tagliato di oltre il 25% le tasse per le imprese agricole, puntiamo su semplificazione, sostenibilità e innovazione. Diamo credito alle imprese anche grazie all’accordo firmato con Banca Intesa per un linea di investimento da 6 miliardi di euro in tre anni. Dopo un 2015 molto positivo, possiamo e vogliamo raggiungere l’obiettivo di 50 miliardi di euro di export entro il 2020 perché l’agroalimentare italiano ha ancora un potenziale importante da sfruttare al meglio”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina commenta i dati Istat sul commercio estero relativi ai primi 11 mesi del 2015.