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Olanda guida Ue, priorità bio e spreco cibo

Finalizzare la riforma delle regole Ue sul biologico, affrontare il problema dello spreco di cibo e della resistenza agli antibiotici, senza dimenticare la semplificazione della Pac e l'innovazione sostenibile del settore. Questa l'agenda sul fronte dell'agricoltura dell'Olanda, alla guida della presidenza di turno dell'Ue, nel primo semestre dell'anno. 

 Sulla riforma del biologico "cercheremo di raggiungere un accordo politico entro la fine della nostra presidenza" ha detto il ministro dell'agricoltura olandese, Martijn van Dam, all'Europarlamento, il quale ha voluto sottolineare la necessità per l'Unione europea di puntare sulle Pmi e soprattutto su "innovazione e sostenibilità". La sfida globale è quella di garantire la sicurezza alimentare in un Pianeta sempre più a corte di risorse, che nel 2050 dovrà sfamare nove miliardi di persone. Di qui anche l'introduzione ad un nuovo punto per l'agenda dei 28, quello sullo spreco di cibo, che coinvolge tutta la filiera produttiva, dal campo alla distribuzione, fino alla tavola dei consumatori. "Il Consiglio dei ministri dell'agricoltura ne discuterà e intendiamo adottare delle conclusioni" ha annunciato van Dam, promuovendo così un tema che dovrebbe rientrare nell'ambito della cosiddetta 'economia circolare' sulla quale sta lavorando Bruxelles, che eviti la logica dell'usa e getta e punti invece all'uso intelligente delle risorse naturali e al loro riuso e riciclo. Un altro tema in pole position è quello della resistenza agli antibiotici, per la quale la parola d'ordine dell'Olanda è "un approccio integrato" alla salute umana ed animale. "L'uso degli antibiotici negli allevamenti è troppo elevato - ha sottolineato van Dam - e noi in Olanda siamo riusciti ad abbassarlo del 10%", per questo a fare il punto sarà una conferenza ad Amsterdam il 9 e 10 febbraio prossimi "a cui parteciperanno insieme i ministri della salute e quelli dell'agricoltura". 

Come nel semestre precedente, proseguirà inoltre l'impegno per semplificare la politica agricola comune (Pac) e monitorare la situazione dei mercati maggiormente sofferenti a causa dell'embargo russo, in primis quelli lattiero-caseario e della carne suina, senza dimenticare però altri fattori. "Dobbiamo tenere conto di condizioni strutturali, dell'eccesso di produzione, uno dei motivi per cui i prezzi sono bassi" ha sottolineato van Dam. "Monitoriamo le misure appena entrate in vigore, ma dobbiamo aspettare per vederne l'impatto sui mercati e gli sviluppi, per capire se saranno necessari interventi nei prossimi mesi" ha detto il ministro dell'agricoltura olandese, sottolineando che nel frattempo l'obiettivo è quello di "trovare nuovi mercati" per i prodotti dell'agro-alimentare europeo. Il primo Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue del 2016 è fissato per il 15 febbraio, a Bruxelles. (ansa.it)

 

 

 

 

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