Lo fa sapere Federalimentare, riferendosi all’emendamento al Collegato Agricolo approvato alla Camera, che prevede la rideterminazione degli oneri obbligatori per molte imprese alimentari in relazione alla raccolta e al trattamento degli oli e grassi animali e vegetali esausti. “E’ solo un nuovo balzello per le aziende volto a finanziare l’ennesimo consorzio - fa sapere Federalimentare, nel precisare che - le previsioni dello stesso Consorzio contemplano una quasi triplicazione del proprio bilancio annuale, da poco più di 1 milione di euro a oltre 3 milioni''. Secondo Federalimentare, “si sta chiedendo che le industrie paghino una vera e propria tassa ambientale per lo smaltimento di rifiuti che, per la gran parte non concorrono a produrre e che, comunque, anche quando scaturiscono dalla filiera sono assorbiti da un dinamico mercato energetico in continua espansione; una tassa che tra l'altro, se introdotta, graverebbe su prodotti alimentari prevalentemente utilizzati come ingredienti di alimenti e mangimi. Federalimentare auspica quindi che il Governo “non avalli l'ennesimo tributo improprio pensato per garantire dispendiosi carrozzoni, stralciando l'articolo e che affronti l’argomento con maggiore trasparenza”.