Lo fa sapere il Ministero delle Politiche agricole, nel precisare che, in attuazione del provvedimento Campolibero, fino 50 mila euro il credito di imposta è pari al 40% dell'importo degli investimenti realizzati avviare o sviluppare il commercio on line. “Sfruttare al meglio il potenziale del web - afferma il Ministro Maurizio Martina - vuol dire essere sempre più competitivi e conquistare nuove fette di mercato, le nostre imprese lo sanno bene; come Governo continuiamo a sostenere concretamente l'innovazione in un settore che si conferma strategico per l'economia del nostro Paese”. Nella domanda, precisa il Ministero, è necessario specificare il codice dell'attività prevalente dichiarata dall'impresa, il costo complessivo degli investimenti e delle singole spese ammissibili, l'effettività delle spese sostenute e della destinazione, nonché il credito di imposta. Sono agevolabili tutte le spese sostenute per la realizzazione e l'ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate all'avvio e allo sviluppo del commercio elettronico, in particolare dotazioni tecnologiche, software, progettazione e implementazione, sviluppo di database e sistemi di sicurezza.