I carabinieri del nucleo antisofisticazione, all’epoca, sequestrarono centinaia di confezioni di somatotropina, utilizzata per incrementare la produzione di latte e l’ingrasso degli animali destinati alla macellazione, provocando gravi danni per la salute umana e per quella degli stessi animali. Presunto mediatore del traffico di sostanze dopanti tra l’Italia e l’Albania, venne ritenuto Seferi Fredij, inizialmente condannato a 22 anni e 10 mesi. Insieme all’uomo, tra gli indagati, c’erano anche grossisti di farmaci, veterinari e imprenditori agricoli. Fredij, accusato di essere al vertice di un’associazione a delinquere finalizzata a rifornire di farmaci dopanti diversi allevamenti nel casertano, si è visto ridurre la pena da 22 a 14 anni, come stabilito dalla Corte di Appello di Napoli. (noicaserta.it)