“La Commissione non commenta i risultati delle indagini della magistratura italiana. In termini generali noi possiamo solo riaffermare che la Xylella fastidiosa è uno dei più pericolosi batteri al mondo per le colture agrarie, causa di varie malattie con un grande impatto economico. La Xylella fastidiosa è stata trovata su giovani piante di olivo che mostravano segni della sindrome del disseccamento e sui quali non sono stati riscontrati altri patogeni. La Commissione pertanto crede sia necessaria una azione immediata delle autorità italiane per salvaguardare gli alberi ancora sani in Puglia e per evitare un ulteriore diffusione della malattia in altre aree del Paese e del resto d’Europa. Non abbiamo indicazioni che l’Italia abbia comunicato dati errati a Bruxelles. Quindi è necessario implementare le misure di emergenza decise fin da febbraio 2014 per combattere questo batterio poi precisate a luglio 2014 e ulteriormente ribadite a Maggio 2015 e ottobre 2015 con lo scopo di prevenire una ulteriore diffusione del batterio in Europa. Queste misure includono l’abbattimento di ogni albero malato o con sintomatologia della malattia nella zona a nord dell’area infetta, un più stretto controllo nella movimentazione delle piante e la sorveglianza della “buffer zone” intorno all’area infetta. Inoltre è prevista l’eradicazione di ogni specie ospite in un raggio di 100 m da nuovi focolai individuati. Queste sono le misure di emergenza, tra l’altro attualmente già applicate dalle autorità francesi per combattere un ceppo differente di Xylella il quale attacca piante ornamentali come la Polygala Myrtifolia in Corsica e in pochi casi nel Sud della Francia.