Contribuire a sensibilizzare il consumatore verso le produzioni tipiche, informandolo sulle caratteristiche dei prodotti ma dotandolo anche di quegli strumenti che possano aiutarlo a reperirli sul mercato. È questo l’obiettivo della “Vetrina delle specie e razze iscritte al Libro Genealogico e al Registro Anagrafico della Regione Campania”, che l’Associazione Regionale Allevatori della Campania (Arac), in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori (Aia) e l’ex Istituto Incremento Ippico della Regione Campania, organizzerà nell’ambito della decima edizione di Fiera Agricola, che si terrà dal 24 al 27 Aprile nell’A1 Expo –uscita A1 Capua (Ce).
«Quest’anno torniamo con una novità rispetto allo scorso anno», ha affermato il direttore dell’Arac, Maurizio De Renzis.
«Mentre nell’edizione passata abbiamo presentato solo la specie bufalina – ha detto - quest’anno invece porteremo in mostra anche le migliori razze bovine, ovine, caprine, suine ed equine. È la prima volta che a Caserta si tiene una vetrina simile, abbiamo voluto creare questo importante momento perché ormai Fiera Agricola è una manifestazione consolidata, di grande valore non solo per la Campania ma per tutto il Meridione. Quale contesto migliore per informare il consumatore su quello che è il nostro marchio, “Italialleva”, una garanzia che copre tutta la filiera. Il bollino blu garantisce l’origine dell’animale, l’italianità, la tracciabilità del prodotto, il benessere dell’animale e quindi la sicurezza alimentare, grazie a un team di tecnici e veterinari del sistema allevatori che ogni giorno lavorano nelle stalle italiane».
Proprio la tracciabilità sarà, infatti, uno degli argomenti “caldi” Di Fiera Agricola, che creerà anche momenti di confronto sulle iniziative avviate in ambito regionale per garantire al consumatore la salubrità del prodotto.
Ma la Vetrina delle specie e razze iscritte al Libro Genealogico ritaglierà anche uno spazio per i più piccoli con la fattoria didattica, in cui gli allevatori trasmetteranno la loro esperienza ai piccoli visitatori, che saranno intrattenuti da varie attività, tra cui visite ed esperienze per scoprire tutto sulle specie in mostra, sulla loro storia e sui prodotti che si ottengono dal loro allevamento.
Manca meno di un mese a Fiera Agricola, la rassegna annuale che, per il decimo anno, celebrerà ancora l’agricoltura e la zootecnia. L’appuntamento è dal 24 al 27 Aprile nell’A1 Expo, il polo fieristico nelle immediate vicinanze dell’uscita autostradale di Capua (Ce), che si sta imponendo in maniera sempre più forte nel panorama delle strutture fieristiche italiane.
Fiera Agricola quest’anno si avvale della collaborazione dell’Associazione Nazionale Allevatori della Specie Bufalina, che organizzerà, per la prima volta a Caserta, la Mostra Nazionale della Bufala Mediterranea Italiana.
Gli appuntamenti in calendario sono due; il primo è previsto sabato, 26 Aprile, giornata interamente dedicata alla Mostra Nazionale: da tutta Italia, più di 120 esemplari di bufale e tori di elevato pregio genealogico e morfologico sfileranno per l’intera giornata nel ring allestito in Fiera, per conquistare la vittoria nelle varie categorie programmate. Molte le province italiane rappresentate e in competizione con i loro allevamenti iscritti al Libro Genealogico della Bufala Mediterranea Italiana.
Il secondo appuntamento è invece per domenica, 27 aprile, con la V Asta Nazionale e il concorso fotografico PhotoBuba - III edizione, organizzato dalla “Compagnia degli Annutoli”, l’associazione dei giovani appassionati alla bufala. Protagonista indiscussa del concorso sarà, ovviamente, la bufala: le aree tematiche che dovranno ispirare i giovani fotografi sono due, natura e allevamento.
Entusiasmo da parte del direttore dell’Anasb, Angelo Coletta: “È la prima volta in assoluto che la Mostra Nazionale si tiene a Caserta, culla della razza. In provincia di Caserta si allevano circa 190.000 bufali, in tutta la Regione Campania circa 280.000 mentre il patrimonio nazionale è costituito da circa 380.000 capi. In questa competizione giocano fuori casa molti allevatori provenienti da diverse province italiane e sono certo che il pubblico di casa apprezzerà l’impegno che gli ospiti da fuori provincia hanno dimostrato per prender parte a questo importante evento”.
«Non partecipare a Fiera Agricola sarebbe stata una vera e propria diserzione». Così Antonio Limone, Commissario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ha commentato la partecipazione dell’Ente sanitario alla decima edizione di Fiera Agricola, che si terrà dal 24 al 27 aprile nell’A1 Expo - uscita A1 Capua (Ce).
Tracciabilità dei prodotti sarà il filo conduttore degli incontri e dei seminari che l’Istituto porterà in Fiera: «L’Istituto è strumentale allo Stato e alle Regioni Campania e Calabria ed ha lo scopo di tutelare la salute pubblica attraverso il miglioramento delle produzioni animali – ha detto Limone - Quindi, a buon titolo saremo presenti a questa importante manifestazione, durante la quale cercheremo di focalizzare la massima attenzione sul progetto “Qr-code”, che ha l’obiettivo di garantire ai consumatori maggiore trasparenza».
Il progetto “Qr-code”, infatti, è nato su un’idea delTavolo tecnico permanente, attivato dalla Regione Campania nell’ambito delle iniziative assunte per la “Terra dei Fuochi” ed è, in pratica, uno strumento che dà al consumatore tutte le informazioni sulla salubrità e la tracciabilità del prodotto al momento dell’acquisto. Come? Attraverso un codice a barre impresso sulla confezione: basterà puntare il cellulare o lo smartphone sul codice e sullo schermo compariranno tutte le informazioni a garanzia della sicurezza del prodotto.
«Anche chi non ha uno smartphone – chiosa il Commissario dell’Ente – vedendo il simbolo della Regione Campania sulla confezione ha già certezza che quel prodotto è sicuro. Al momento le aziende interessate al progetto sono circa 300; 240 hanno già sottoscritto la convenzione mentre per altre 68 è in corso l’iter procedurale. Ecco perché con grande pregio partecipiamo a Fiera Agricola: in questo particolare momento per il territorio casertano, la manifestazione ci dà la possibilità di fare corretta informazione e, soprattutto, di avere un dialogo diretto con le aziende. Che – ha concluso - se vogliono superare i pregiudizi e fare il salto di qualità, devono assolutamente adottare la giusta strategia che possa restituire l’agricoltura sana al territorio e riconquistare la fiducia dei consumatori».
Dal 24 al 27 aprile prossimi torna per il decimo anno consecutivo Fiera Agricola, uno degli appuntamenti primaverili più importanti per il settore primario in Terra di Lavoro e non solo.
La manifestazione, che già dall’anno scorso si tiene nel nuovo polo fieristico campano, l’A1 Expo (uscita A1 Capua - Caserta), è stata iscritta nel calendario 2014 delle manifestazioni fieristiche internazionali che si tengono in Italia.
Un riconoscimento arrivato grazie al grande successo dell’ultima edizione di Fiera Agricola, che ha visto la presenza di quasi 40mila visitatori e di oltre 250 espositori provenienti da tutta Italia.
Punto di riferimento per il comparto agroalimentare del Mezzogiorno, Fiera Agricola riunisce tutte le maggiori aziende nazionali ed estere che operano nel settore, in uno spazio espositivo che copre ben 50 mila metri quadrati, di cui 15 mila coperti, suddiviso in quattro settori espositivi: macchinari e attrezzature, zootecnica e mangimi, energie rinnovabili, enogastronomia.
Il tutto per dare vita a una prestigiosa vetrina per il comparto, con particolare attenzione alle eccellenze locali, come i prodotti eno-gastronomici e gli allevamenti di bufale.
«Quest’anno Fiera Agricola raggiunge il traguardo della decima edizione e lo fa con un’importante novità grazie al riconoscimento ricevuto dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome», afferma il presidente di A1 Expo, Antimo Caturano.
«Giungere al decimo anno della manifestazione ci permette anzitutto di dare un forte segnale di continuità, ma mette anche in risalto la funzione di A1 Expo come efficace strumento di promozione dei prodotti tipici – continua Caturano - Fiera Agricola sarà ancora una volta l’occasione per affrontare temi importanti come agricoltura biologica e tutela dell’ambiente, ma soprattutto sarà un’occasione per ribaltare quell’immagine stereotipata che vuole il nostro territorio solo come “Terra dei Fuochi”, perché la Campania continua a essere tra i primi posti per la qualità dell’offerta enogastronomica e dei prodotti doc. Tra l’altro – conclude - recenti studi hanno dimostrato che nel terzo trimestre del 2013 l’industria agroalimentare ha avuto anche discreti margini di crescita, a dimostrazione del fatto che, nonostante l’impatto di una congiuntura sfavorevole, gli investimenti nell’agricoltura si rivelano il vero antidoto alla crisi».
Quando un evento continua ad essere argomento dopo mesi, significa ha centrato l’obiettivo: diventare tavolo permanente per il comparto. A quattro mesi dalla manifestazione, infatti, Fiera Agricola continua ad avere riscontri più che positivi. Un risultato che va considerato nell’ottica di uno scopo fondamentale, cioè tenere alta l’attenzione sul settore agricolo creare momenti lavoro continui che non si fermano con il concludersi della Fiera.
Infatti, una delle collaborazioni di Fiera Agricola è quella con l’Associazione nazionale di specie bufalina (Anasb). Che, in collaborazione con l’Associazione regionale allevatori della Campania (Arac), ha organizzato una serie di “eventi nella fiera” finalizzati allo sviluppo e alla valorizzazione della bufala mediterranea italiana.
Le iniziative hanno avuto ottimi consensi e se ne può trovare un buon resoconto nell’ultimo numero della rivista Anasb, che alla manifestazione ha dedicato due articoli consultabili ai seguenti link. Approfondimenti che invitano alla riflessione e al confronto, sempre costruttivo per migliorare e far sentire Fiera Agricola sempre più vostra.
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Cala il sipario sulla nona edizione di Fiera Agricola, la kermesse dedicata al settore primario che si è svolta con successo nel Polo Fieristico A1 Expò (casello Capua - uscita autostradale A1) dal 24 al 28 aprile 2013.
Oltre 250 espositori provenienti da tutta Italia, in un’area di 50mila metri quadrati (di cui 15mila coperti), ripartita secondo aree tematiche: macchinari e attrezzature, zootecnica e mangimi, energie rinnovabili ed enogastronomia. Un programma ricco di convegni e seminari incentrati sul tema della salvaguardia e del miglioramento delle risorse rurali, ma anche momenti di confronto sulla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio.
Il totale dei visitatori è stato di circa 40mila: seppure leggermente al di sotto delle attese, la cifra rappresenta comunque un buon riscontro, soprattutto in relazione alle condizioni climatiche non sempre favorevoli e alla coincidenza con giorni lavorativi. Il boom delle presenze, infatti, si è verificato soprattutto il 25 e domenica 28 aprile.
La manifestazione, che ha ricevuto il plauso delle istituzioni, del pubblico e degli espositori, può ben dirsi riuscita nella sua mission, cioè creare i presupposti per fare di Fiera Agricola un punto di riferimento per il comparto nel Mezzogiorno e creare un “Sistema integrato campano”, che guardi alla qualità, alla sicurezza alimentare e al turismo enogastronomico, con l’obiettivo di competere al meglio sul mercato nazionale ed internazionale. Piena soddisfazione da parte degli organizzatori: «Le premesse ci sono e lo hanno dimostrato i numeri – commenta Antimo Caturano – Il nostro è il risultato di un lavoro di squadra. Dimostrazione che, come si sul dire, l’unione fa la forza e che nella crisi possono venire fuori nuove energie e strategie per la ripresa economica».
«Un evento di straordinaria importanza ad un tempo economica e sociale». Così Acli Terra ha valutato la nona edizione della Fiera Agricola di Pastorano. Che, secondo l’associazione, ha espressamente proposto un percorso di riflessione e di confronto, tra soggetti a vario titolo interessati, dalle Istituzioni agli Enti locali e a protagonisti autorevoli dell’Associazionismo agricolo, sul tema ormai strategico “Coltiviamo la ripresa”.
Alla giornata conclusiva ha preso parte il Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, che ha sottolineato «il valore emblematico di un avvenimento che connette le molteplici problematiche del comparto agroalimentare con il ruolo dell’Associazionismo professionale e produttivo, le questioni prioritarie della qualità delle produzioni, della difesa di beni fondamentali, come l’acqua, il suolo, l’aria, di cui l’agricoltura è il naturale custode e, non ultima, quella del consumo responsabile, con l’urgenza di una politica nazionale ed europea in grado di riconoscere la centralità che merita l’intero comparto».
Per Zannini, si tratta di questioni ormai ineludibili che caratterizzeranno i tratti di una nuova fase dello sviluppo che serve alla società italiana ed in modo particolare al Mezzogiorno.
Ultimo giorno di esposizioni, dimostrazioni e incontri della IX edizione di Fiera Agricola, che quest’anno l’organizzazione ha rilanciato con l’obiettivo di renderla un punto nodale per il settore anche a livello nazionale.
Importante appuntamento di oggi la tavola rotonda dal titolo “Coltiviamo la ripresa: opinioni a confronto”. «Ci sono le condizioni per fare passi in avanti e abbandonare lo spirito di arrendevolezza tipico di situazioni di crisi come quella che viviamo – ha affermato Antimo Caturano – Abbiamo voluto creare con Fiera Agricola una proposta multilaterale, dove ognuno possa trovare il proprio spazio e dare un contributo alla creazione di un percorso costruttivo».
Plauso all’iniziativa dell’assessore all’Agricoltura della Provincia di Caserta, Stefano Giaquinto, che ha ricordato come l’amministrazione provinciale guidata da Domenico Zinzi si sia impegnata nell’istituire un tavolo tecnico in materia di Agricoltura per focalizzare sulle problematiche dell’economia rurale in Terra di Lavoro. Un territorio dalle grandi capacità di sviluppo, come ha sottolineato il presidente nazionale di Acli Terra, M. Zannini. Che poi ha aggiunto: «Tornare a parlare di sviluppo significa tornare a parlare del Meridione, che necessita di una politica in grado di valorizzare le eccellenze che appartengono a questa terra».
«Saper presentare idee e progetti – gli ha fatto eco il vice presidente dell’Unione Industriali di Benevento, F. Liverini – è la strada che conduce alla ripresa, che si attua solo se si riesce a fare sistema». Ma è proprio questa la difficoltà maggiore che si riscontra nel Sud Italia, secondo il responsabile finanziamenti speciali della Banca della Campania, M. Iandoli: «Non riuscire a fare rete è uno dei difetti del Sud Italia. Fiera Agricola merita consenso proprio perché richiama a fare sistema, alla luce anche dell’ultimo rapporto Obi (Osservatorio banche imprese), secondo cui il futuro è negli investimenti nel settore primario». Ringraziamenti speciali da parte dell’organizzazione a Guido Coppola e Nunzio Valentino, rispettivamente presidente e direttore Confederazione Italiana Agricoltori (Cia), per il loro appoggio alla manifestazione ma anche per il costante impegno nel valorizzare il ruolo moderno dell’imprenditoria rurale.
Agricoltura e impegno sociale oggi in Fiera attraverso la “Nuova Cooperazione Organizzata”, il consorzio che raggruppa quattro cooperative sociali che hanno in gestione beni comuni e confiscati alla camorra e presente all’evento con uno stand dedicato all’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra”. Il consorzio, infatti, ha curato un convegno dedicato alla prima festa nazionale dell’agricoltura sociale, che si terrà a Napoli il 22 e il 23 Giugno 2013, in concomitanza con la tappa Napoletana del Festival itinerante dell’Impegno Civile organizzato dal comitato Don Peppe Diana. Obiettivo del consorzio è sviluppare un nuovo welfare innovativo locale attraverso l’esplorazione di nuove forme di integrazione tra profit e non profit, tra pubblico e privato, coinvolgendo i cittadini in un percorso di riappropriazione del territorio campano volto alla creazione un’economia sociale come antidoto a un’economia criminale. Anche un po’ di Europa in Fiera Agricola quest’oggi con la visita dell’europarlamentare Andrea Cozzolino e Corrado Martinangelo, coordinatore campano della segreteria del presidente Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo, Paolo De Castro, che ha definito la IX edizione di Fiera Agricola «una panoramica articolata delle produzioni di eccellenza, tratto distintivo del made in Italy agroalimentare». Intanto, proseguono le attività dedicate alla bufala mediterranea italiana: oggi gli esperti dell’Associazione nazionale allevatori specie bufalina (Anasb) decretaranno i capi di bestiame campioni, giudicando le caratteristiche morfologiche, produttive e funzionali degli animali. Tracciabilità della filiera bufalina è stato, invece, il tema al centro del convegno di ieri “Terra di Lavoro e sviluppo della bufala mediterranea italiana”, curato dall’Associazione regionale allevatori della Campania (Arac), in collaborazione con l’Anasb. Il tema è stato affrontato con il consigliere regionale con delega all’Agricoltura Daniela Nugnes: «Attraverso il deliberato tracciabilità regionale sono state tutelate tutte le parti della filiera. Ovviamente, per evitare furbate, abbiamo sin da subito richiesto anche alle altre regioni che detengono il marchio Dop, di aderire al sistema tracciabilità, che pone la condizione della volontarietà da parte degli addetti ai lavori, per cui bisogna far passare il messaggio che tracciabilità è sinonimo di sicurezza e qualità e che solo acquistando questa consapevolezza saremmo pronti alle sfide di mercato del futuro». Domani, giornata conclusiva della IX edizione di Fiera Agricola, si terrà la tavola rotonda: “Coltiviamo la ripresa: opinioni a confronto”; interverranno con Antimo Caturano: S. Giaquinto, Assessore all’Agricoltura Provincia di Caserta; dr. M. Iandoli - Banca della Campania; dr M. Zannini – pres. Naz.le di Acli Terra e il dr. F. Liverini, vicepresidente Unione Industriali di Benevento.
Lesotho, Sudan, Madagascar, Zimbabwe, Somalia, Kenya, Nigeria, Tanzania, Burundi, Liberia, Benin, Ghana, Costa d’Avorio e Uganda: questi i 14 Paesi d’Africa che ieri sono stati ospiti in Fiera Agricola nell’ambito del convegno “Africa, un continente da coltivare”, curato dalla Camera di Commercio ItalAfrica Centrale. A fare gli onori di casa, l’organizzatore Antimo Caturano, che ha voluto sottolineare ancora una volta come Fiera Agricola voglia essere un momento di confronto, dal quale far nascere nuove idee di sviluppo e cooperazione tra Italia e Africa e diventare così un evento cardine per il Sud Italia.
Ad accogliere la delegazione anche il sindaco di Pastorano, Giovanni Diana, l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Caserta, Stefano Giaquinto, il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi e il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone.
La delegazione diplomatica ha fatto visita agli stand e, a partire dalle ore 15, ha illustrato le opportunità di investimento pianificate da ogni singolo Governo per lo sviluppo del settore agricolo, attraverso appositi codici di investimento che consentono di conseguire una lunga serie di vantaggi, come detassazione degli utili, condizioni favorevoli nella fase di start up e incentivi.
«Le aziende sensibili al tema dell’internazionalizzazione troveranno negli ambasciatori validi interlocutori - ha detto il presidente di Italafrica, Alfredo Cestari - Costruiti i primi contatti, ItalAfrica sarà in grado di realizzare gli iter necessari per lo sviluppo di ogni singolo progetto attraverso il lavoro del nostro qualificato personale, degli uffici presenti in alcuni dei 19 Paesi subsahariani su cui abbiamo competenza istituzionale e delle sedi di Bruxelles, Milano, Roma, Napoli, Salerno, Potenza. Nella nostra visione –ha aggiunto - C’è la creazione di un link tra questa manifestazione, che ambisce a diventare internazionale, e l’Expo 2015 di Milano».
«La presenza degli ambasciatori ci inorgoglisce perché ci permette di far conoscere i nostri prodotti e fa sì che Pastorano sia conosciuta anche oltre i confini regionali - ha commentato soddisfatto il sindaco Diana - Quest’anno poi il livello della manifestazione è aumentato notevolmente, non abbiamo nulla da invidiare alle altre fiere che si svolgono sul territorio nazionale».
La Provincia di Salerno, presente in Fiera con un proprio stand, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Italafrica per favorire lo scambio di esperienze e conoscenze imprenditoriali con gli ambasciatori. «La nostra Provincia ha tanto da offrire – ha affermato il presidente Iannone – Il nostro obiettivo è creare filiere che permettano di interconnettere le imprese e far scoprire loro l’enorme patrimonio che l’Africa ha da offrire. E così anche noi intendiamo far conoscere il nostro carattere identificativo che passa per il turismo e la cultura eno-gastronomica».
«Ci troviamo in una manifestazione di grande valore –ha asserito invece il presidente Zinzi – Perché colma un vuoto in tutta la Campania: non c’è, infatti, un Polo Fieristico così ampio, a dimensione regionale e dalla posizione tanto strategica. A1Expò si trova in un punto di confluenza degli assi viari di tutte le province e questo di certo contribuisce al successo cui Fiera Agricola è destinata. La presenza degli ambasciatori africani conferma l’interesse con cui ci guardano i Paesi del Mediterraneo: siamo per loro un punto di riferimento nel campo dell’innovazione tecnologica e la Campania occupa di sicuro, in questo contesto, una posizione di rilievo».
Ha portato i suoi saluti alla delegazione anche il consigliere regionale con delega all’Agricoltura Daniela Nugnes: «Credo fondamentale intraprendere un rapporto collaborativo nel settore agroalimentare con la partnership africana presente; ritengo indispensabile passare subito alla fase operativa e, per quanto riguarda il mio assessorato, già da lunedì prossimo sono pronta a un incontro che fissi immediatamente obiettivi condivisi al fine di intraprendere un percorso di crescita comune».